Highlights:

Scopri il castello medievale dell’XI secolo, situato in posizione strategica e luogo dove furono promulgate le Costituzioni melfitane

Visita il Museo Archeologico nazionale del Melfese con le  spettacolari testimonianze archeologiche rinvenute nella zona del Vulture

Esplora il borgo e la Cattedrale di Santa Maria Assunta dell’XI secolo

Dettagli del tour:

Il percorso di visita di Melfi, in compagnia di una guida turistica abilitata, inizia dal castello, certamente uno dei più importanti manieri medioevali italiani. Il castello è circondato da dieci torri, delle quali sette a pianta rettangolare e tre a pianta pentagonale. L’origine del castello di Melfi risale alla fine XI secolo ad opera dei normanni, sorto in posizione strategica che funge da punto di passaggio tra Campania e Puglia e,con l’arrivo degli Svevi di Federico II, fu il luogo di promulgazione delle Costituzioni di Melfi, il primo testo organico di leggi redatte nell’età medioevale e dal contenuto sia civile che penale.

Nel castello si svolsero ben quattro concili papali e nel 1089 fu bandita la prima crociata in terra Santa dal papa Urbano II.

La visita inizia dal sarcofago in marmo di Rapolla del II sec. D.C., una tomba così chiamata perché ritrovata nei dintorni della piccola cittadina che dista 7 km da Melfi, con decorazione a rilievo, riferibile a botteghe dell’Asia Minore. Sul coperchio è raffigurata la defunta “dormiente”. Sulle lastre del sarcofago sono rappresentati, all’interno di nicchie, dei ed eroi romani, a testimoniare le figure mitiche di riferimento della famiglia aristocratica cui apparteneva la donna.

Successivamente si passa a visitare le aree allestite a Museo Archeologico Nazionale del Melfese “Massimo Pallottino”. Si tratta, in primo luogo, di corredi funerari di VII-III sec. a.C., caratterizzati, per le fasi più antiche, da raffinate ceramiche daunie a decorazione geometrica, da armature in bronzo, da preziosi ornamenti in argento, oro e ambra, e da vasi in bronzo di produzione sia greca che etrusca.

Caratteristiche della fase di IV-III sec. a.C. sono le ceramiche a figure rosse e i monumentali vasi a decorazione policroma con figure applicate, di produzione canosina, rinvenuti in primo luogo a Lavello.

Il tour continua con la visita del borgo e della Cattedrale del XI sec. dedicata a Santa Maria Assunta, rimaneggiata nel corso dei secoli ad eccezion fatta del campanile abbellito da decorazioni in pietra bianca di Trani e lavica con raffigurazioni di animali fantastici bicolore.

All’interno si visiterà la collezione di arredi lignei barocchi, la cattedra vescovile, il pulpito e l’organo che insieme al soffitto a cassettoni e alla facciata sono del Settecento fatti costruire dal vescovo Spinelli.